Ne vale la pena 2016

Ne vale la Pena 2016

Ingresso gratuito!

Cisco e Giovanni Rubbiani presenteranno il nuovo lavoro de I dinosauri,
presso l’auditorio Loria in centro a Carpi (Mo)

Per l’occasione verranno intervistati dell’amico giornalista Pierluigi Senatore di Radio Bruno
e suoneranno qualche brano in acustico tratto dal nuovo album!

E’ uscito a fine ottobre “I dinosauri”, il nuovo Cd di Cisco, Alberto Cottica e Giovanni Rubbiani.
I tre ex componenti dei Modena City Ramblers tornano assieme per un progetto discografico per la prima volta dal 1999, anno di “Fuori campo”.

<<I Dinosauri siamo noi – ci racconta Cisco – e quelli come noi. Ci siamo guardati indietro e ci siamo accorti che è passata un’era geologica da quando abbiamo incominciato a scrivere canzoni e abbiamo scoperto che come noi c’è molta gente che si sente in qualche modo un dinosauro. Siamo in tempi che in qualche modo facciamo fatica a comprendere, però nel titolo c’è anche autoironia e la voglia di prenderci in giro per questo nostro sentirsi fuori posto, fuori luogo e fuori tempo. Ma siamo ancora qui a difendere le nostre idee e a cantare>>

“I dinosauri” contiene dieci brani inediti, composti nei primi mesi del 2016. È un disco folk, scarno ed essenziale: voce, bodhran, chitarra acustica, fisarmonica, a cui si aggiungono la pipe e il bouzouki di Massimo Giuntini (anche lui ex MCR) e le percussioni di Arcangelo Kaba Cavazzuti, produttore artistico del lavoro. È, fin dal titolo, una dichiarazione d’intenti: un Cd antico, figlio di un’altra epoca, lontano dal suono delle radio o dei talent.

<<E’ un disco acustico e folk alla vecchia maniera, senza orpelli, senza la ricerca della tecnologia come supporto. Abbiamo voluto riportare alla luce vecchi suoni in mezzo a questo caos musicale. Credo che un Cd come questo possa distinguersi. Pensiamo sia stata una scelta vincente e comunque era quello che volevamo fare>>.

Racconta le storie di una generazione cresciuta in un Mesozoico in cui si telefonava con i gettoni, si girava senza navigatori satellitari e si parlava senza chattare. Manifestazioni, politica, viaggi, amori, illusioni e delusioni, figli, barbe grigie: “I dinosauri” è un modo per ripercorrere il filo della memoria, tirare le somme di quello che è stato e di quello che avrebbe potuto essere. È un disco di crescita, individuale e collettiva.

<<Per chi non ha vissuto gli anni 80 sarà come vedere un film in bianco e nero, ma anche la scoperta di un passato non conosciuto; per i 50enni un salto nel tempo come nel film “Ritorno al futuro”. Per tutti credo sarà un bel viaggio in suoni e melodie dimenticate o, in questa era di alta tecnologia, mai sentite>>.

Per quanto riguarda i testi Cisco ci tiene a sottolineare che <<non è un Cd nostalgico e con i testi raccontiamo storie contemporanee. Tentiamo di dare chiavi di lettura del presente>>.

 

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A NE VALE LA PENA IL GIUDICE MICHELE CORRADINO

Giovedi 1 dicembre

Michele Corradino dal 2014 è commissario dell’Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone che ha scritto la prefazione del libro.
Michele Corradino, magistrato del Consiglio di Stato, è stato capo di gabinetto di diversi ministeri ed è autore di numerose monografie di diritto amministrativo.
Prima di entrare in magistratura è stato funzionario della Banca d’Italia.
È coordinatore scientifico della rivista www.ildirittoamministrativo.it

 

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A "NE VALE LA PENA" ARRIVANO NICOLA GRATTERI E ANTONIO NICASO "

 NICOLA GRATTERI e ANTONIO NICASO

 Presentano

"PADRINI E PADRONI - Come la 'ndrangheta è diventata classe dirigente" - Mondadori

Sabato 29 ottobre ore 18 - Sala Conferenze Hotel Mercure Astoria - REGGIO EMILIA

Conduce Pierluigi Senatore - giornalista di Radio Bruno

Sabato 29 ottobre alle ore 18 presso l'Hotel Mercure Astoria di Reggio Emilia, promosso dal Lions Club Reggio Emilia Host "Città del Tricolore", incontro con NICOLA GRATTERI e ANTONIO NICASO.

(Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili)

NICOLA GRATTERI, Procuratore Capo di Catanzaro da sempre impegnato contro la 'ndrangheta e lo studioso ANTONIO NICASO tra i massimi esperti di criminalità organizzata presentano "PADRINI E PADRONI - Come la 'ndrangheta è diventata classe dirigente" edito da Mondadori.

Nel 1908, un tragico terremoto divora Messina e Reggio Calabria. Si stanziano quasi centonovanta milioni di lire per la ricostruzione, ma la presenza nella gestione dei fondi anche di boss e picciotti – molti dei quali tornati dall'America per l'occasione – causerà danni gravissimi, sottraendo risorse preziose, trasformando le due città in enormi baraccopoli e dando vita a un malcostume ormai diventato abituale.  Lo stesso scenario che si ripeterà, atrocemente, cent'anni dopo, nel 2009, con il terremoto dell'Aquila. Mentre la gente moriva, in Abruzzo c'era chi già pensava ai guadagni. E ancora, nel 2012, nell'Emilia che crolla la mafia arriva prima dei soccorsi. In Piemonte, la 'ndrangheta era riuscita a infiltrarsi nei lavori per la realizzazione del villaggio olimpico di Torino 2006 e in quelli per la costruzione della Tav nella tratta Torino-Chivasso.  La corruzione, l'infiltrazione criminale, i legami con i poteri forti – occulti, come le logge segrete, e non, come la politica sul territorio e a tutti i livelli, fino ai più alti – sono oggi parte di una strategia di reciproca legittimazione messa in opera da decenni da tutte le mafie e in particolare dalla 'ndrangheta.  Già nel 1869, le elezioni amministrative di Reggio Calabria erano state annullate per le evidentissime collusioni 'ndranghetiste. Il primo caso di una serie di episodi che nei decenni hanno segnato l'intera penisola, arrivando fino a Bardonecchia, in Piemonte, nel 1995, e a Sedriano, in Lombardia, nel 2013.  Lo scambio di favori fra criminalità e certa parte della politica è continuo e costante, il ricatto reciproco un peso enorme sulla cosa pubblica, con ripercussioni su tutti i settori, dalle opere pubbliche alla sanità, dal gioco di Stato allo sport.  Anche lo sport. Il calcio è popolare e ha bisogno di investimenti. E le mafie, da tempo, si sono accorte delle sue potenzialità, non mancando di sfruttarle, come dimostrano le recenti inchieste giudiziarie. In questo vermicaio c'è di tutto: oltre al riciclaggio di denaro, ci sono partite truccate, scommesse clandestine, presidenti prestanome, e ultrà che gestiscono attività illecite.  Il vero problema è che né i ricorrenti disastri ambientali, né il consumo dissennato del territorio, né il degrado di opere e servizi sembrano più scalfire l'opinione pubblica. In Italia l'incompiutezza è diventata risorsa, strategia di arricchimento per cricche e clan, mangime senza scadenza per padrini e padroni.  C'è un'assuefazione che sconcerta. Quello che è di tutti non appartiene a nessuno. Che importa se la corruzione avvelena l'economia, provocando gravi disuguaglianze sociali o se la mafia ammorba l'esistenza di tanta gente, con la complicità di alcuni degli uomini chiamati a combatterla? E perché nessun governo ha mai inserito fra i propri obiettivi primari la lotta alla corruzione e alla criminalità economica?  Questo di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso è un libro di denuncia forte, coraggioso, che racconta una verità amara. Senza sconti per nessuno. 

  • Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta alla 'ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del narcotraffico. Insieme ad Antonio Nicaso per Mondadori ha scritto Fratelli di sangue (2009), La malapianta (2010), La giustizia è una cosa seria (2011), La mafia fa schifo (2011), Dire e non dire (2012), Acqua santissima (2013), Oro bianco (2015).          
  • Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di 'ndrangheta nel mondo. Ha scritto trenta libri, tra cui alcuni bestseller internazionali.

 

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il 3 ottobre all'Auditorium Loria di Carpi con @VincenzoImpera1

essere cittadini consapevoli, sapere come difendersi dalle banche...

 

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GIAN CARLO CASELLI
presenta

Nient'altro che la verità
La mia vita per la giustizia fra misteri, calunnie e impunità


Giovedì 22 settembre ore 21

Pronao del Teatro Comunale - CARPI (MO)

Intervista a cura di Pierluigi Senatore giornalista di Radio Bruno

Nevalapena GianCarloCaselli 22settembre2016

Dopo una breve pausa estiva riprende a Carpi (MO) il ciclo d'incontri "NE VALE LA PENA".

Primo appuntamento con l'ex magistrato GIAN CARLO CASELLI.

L'incontro si terrà sul pronao del Teatro Comunale
e in caso di pioggia presso l'Auditorium della Biblioteca Comunale "A.Loria" 

A Palermo abitava in un bunker. Una vita sotto scorta fin dal 1974, quando da protagonista della lotta al terrorismo rosso si trovò sotto il peso di preoccupanti minacce. Una moglie coraggiosa e due figli costretti fin da piccoli a crescere in compagnia di uomini in armi. Almeno quattro i tentativi di attentato subìti e sventati per un soffio.

Gian Carlo Caselli, il magistrato più scomodo d’Italia, rievoca le tappe fondamentali, i valori, gli amici e i nemici che hanno segnato la sua avventura umana e professionale. Non è fiction. È la storia vera di un “uomo di legge” che ha dedicato la propria vita alla giustizia, pur consapevole dei limiti delle norme. Una storia raccontata per la prima volta senza reticenze, senza tralasciare i dettagli più inquietanti: misteri, calunnie, colpi bassi, depistaggi.

Il viaggio nei ricordi diventa occasione per una riflessione sferzante sull’attualità del nostro Paese, sugli intrecci fra mafia, economia e politica, con particolari inediti sulle recenti scottanti inchieste svolte sulla ’ndrangheta nel Nord d’Italia.

 Un viaggio che non dimentica le radici familiari e culturali, la fede religiosa e la laicità sempre coltivate, insieme a quella passione per il senso ultimo della legge: la difesa del debole, affinché chi è diseguale possa sempre crescere in eguaglianza rispetto agli altri.

Gian Carlo Caselli è nato ad Alessandria il 9 maggio 1939. Ha cominciato la sua carriera in magistratura a Torino, come giudice istruttore impegnato in indagini sul terrorismo, in particolare sulle Brigate rosse. Dal 1986 al 1990 è stato membro del Consiglio superiore della magistratura. Ha diretto la procura di Palermo dal 1993 al 1999, dalla cattura di Totò Riina ai grandi processi su mafia e politica. Dal 1999 al 2001 ha diretto il Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) e in seguito è stato il rappresentante italiano presso Eurojust. Dopo aver ricoperto il ruolo di procuratore generale presso la Corte d’appello di Torino, il 30 aprile 2008 viene nominato procuratore capo. Ha lasciato la magistratura nel dicembre 2013.

Ha pubblicato vari saggi. I più recenti sono stati bestseller in libreria: Le due guerre. Perché l’Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia e Assalto alla giustizia (entrambi con la collaborazione di Stefano Caselli, Melampo, 2009 e 2011); Di sana e robusta Costituzione. Intervista di Carlo Alberto Dalla Chiesa, con Oscar Luigi Scalfaro (Add editore, 2010); Vent’anni contro. Dall’eredità di Falcone e Borsellino alla “trattativa”, con Antonio Ingroia e Maurizio De Luca (Laterza, 2013).

Ne Vale La Pena è un ciclo di incontri promosso da Assessorato alle Politiche Culturali del Comune, Radio Bruno, Rock No War! Onlus, sezione modenese di ANIOC (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche), Libreria Mondadori e con la direzione artistica di Pierluigi Senatore. 

 

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Lunedì 25 luglio ore 21
pronao del Teatro Comunale di Carpi (Mo)
(in caso di maltempo Auditorium Biblioteca A.Loria)

per la rassegna Ne Vale La Pena arriva il fenomeno editoriale dell'anno:
GIACOMO MAZZARIOL

intervistato da Pierluigi Senatore di Radio Bruno

presenta

MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI
Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più

 

Il libro del 19enne Giacomo Mazzariol che parla della sua vita con il fratello di sei anni più piccolo con la sindrome di Down, è diventato in breve tempo uno dei fenomeni editoriali dell'anno, campione di vendite e presto diventerà un film.

Giacomo Mazzariol è nato nel 1997 a Castelfranco Veneto, dove vive con la sua famiglia. Nel marzo del 2015 ha caricato su YouTube un corto, "The Simple Interview", girato assieme al fratello minore Giovanni, che ne è il protagonista. Giovanni ha la sindrome di Down. Il video ha avuto un'eco imprevedibile: i principali quotidiani gli hanno dedicato la prima pagina ed è stato commentato anche all'estero.

MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI - Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire «supereroe». Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sí, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l'adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era cosí sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico. Con Mio fratello rincorre i dinosauri Giacomo Mazzariol ha scritto un romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla. Un libro che stupisce, commuove, diverte e fa riflettere.

"Insomma, è la storia di Giovanni, questa. Giovanni che ha tredici anni e un sorriso piú largo dei suoi occhiali. Che ruba il cappello a un barbone e scappa via; che ama i dinosauri e il rosso; che va al cinema con una compagna, torna a casa e annuncia: «Mi sono sposato». Giovanni che balla in mezzo alla piazza, da solo, al ritmo della musica di un artista di strada, e uno dopo l'altro i passanti si sciolgono e cominciano a imitarlo: Giovanni è uno che fa ballare le piazze. Giovanni che il tempo sono sempre venti minuti, mai piú di venti minuti: se uno va in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Giovanni che sa essere estenuante, logorante, che ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle. E se è inverno e non lo trova, porta loro foglie secche. Giovanni è mio fratello. E questa è anche la mia storia. Io di anni ne ho diciannove, mi chiamo Giacomo".

Ne Vale La Pena è un ciclo di incontri promosso da
Assessorato alle Politiche Culturali del Comune, Radio Bruno, Rock No War! Onlus, sezione modenese di
ANIOC (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche),
Libreria Mondadori e con la direzione artistica di Pierluigi Senatore.

 

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CHAIMAA FATIHI

Sabato 16 luglio ore 21 Ex Convento di San Rocco, via San Rocco 5 - Carpi (MO) - in caso di maltempo Auditorium Biblioteca A.Loria

CHAIMAA FATIHI - intervistata da Pierluigi Senatore di Radio Bruno presenta "NON CI AVRETE MAI - Lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi" - Rizzoli

Dopo i tragici fatti di Nizza diventa di stretta e drammatica attualità l'incontro in programma sabato 16 luglio alle 21 presso l'ex Convento di San Rocco con CHAIMAA FATIHI che presenta il suo libro "Non ci avrete mai - Lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi".

Da Parigi a Bruxelles, i terroristi, inneggiando ad Allah, hanno seminato morte e paura negli ultimi mesi. Ma qual è la reazione dei tanti musulmani che vivono oggi in Europa? A risponderci in questo libro è la voce, fermissima e dolce, di Chaimaa Fatihi, una ragazza di 23 anni, nata in Marocco e cresciuta in provincia di Mantova, studentessa di Legge. Cittadina italiana di seconda generazione, musulmana, fiera di essere parte integrante della nostra società nonostante abbia spesso dovuto fare i conti con i pregiudizi contro la religione islamica. La stessa ragazza che, all’indomani della strage al Bataclan, ha scritto una lettera aperta ai terroristi che è stata ripresa in prima pagina da «la Repubblica» e poi da diverse altre testate. Ebbene, verso i terroristi, i musulmani come Chaimaa provano orrore e si sentono in prima linea per combatterli, unendosi in un formidabile esercito di coraggio e non violenza. Chi uccide non è un vero fedele dell’Islam – una religione basata sui valori della pace e della gentilezza –, ma un efferato criminale. Leggendo la storia di Chaimaa, scopriamo come abbia raggiunto l’obiettivo dell’integrazione senza rinnegare la propria cultura d’origine e, allo stesso tempo, capiamo quanto in comune ci sia fra lei e una sua coetanea di famiglia da sempre italiana. Se poi ci soffermiamo sugli spunti di riflessione che Chaimaa ci offre – dal ruolo della donna all’importanza della spiritualità, alla nostalgia per il Paese d’origine – ci appare chiaro che l’alleanza con i musulmani europei di seconda e terza generazione può diventare un’arma vincente contro il terrorismo. E che la tolleranza, il confronto positivo fra culture, la capacità di convivere in pace nella diversità sono le basi incrollabili su cui costruire il nostro futuro.

Chaimaa Fatihi è nata nel 1993 in Marocco dove ha vissuto fino all’età di sei anni. Da allora si è trasferita in Italia. Dopo aver frequentato le scuole primaria e secondaria a Castiglione delle Stiviere (MN), ora studia Giurisprudenza a Modena. È delegata nazionale dell’Associazione Giovani Musulmani d’Italia al Forum Nazionale Giovani.

Ne Vale La Pena è un ciclo di incontri promosso da Assessorato alle Politiche Culturali del Comune, Radio Bruno, Rock No War! Onlus, sezione modenese di ANIOC (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche), Libreria Mondadori e con la direzione artistica di Pierluigi Senatore.

 

 

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NINO DI MATTEO A CARPI


Sabato 16 aprile alle ore 16 presso l'auditorium San Rocco di Carpi (MO)

NINO DI MATTEO LANCIA L'ALLARME PER UN RITORNO STRAGISTA DELLA MAFIA

"Le stragi che sono state compiute in Italia e in Sicilia non hanno uguali al mondo. Recenti acquisizioni investigative, risalenti a due anni fa, ci fanno ritenere che il pericolo di un ritorno allo stragismo sia sempre attuale. Già in passato si era ritenuto che Cosa nostra avesse smesso di far parlare le armi e le bombe e poi ci si è dovuti ricredere".
Lo ha detto Nino Di Matteo, il magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, nel suo intervento alla trasmissione di Rai1 Petrolio.
"Non abbasserei la guardia - ha aggiunto Di Matteo - perché fino a due anni fa sono emersi elementi concreti che fanno pensare che la mafia si stesse predisponendo a tornare a un attacco violento nei confronti delle istituzioni anche con attentati nei confronti di magistrati di Palermo. Io credo che sarebbe un errore ritenere chiusa per sempre una pagina di violenta contrapposizione allo Stato".

Ne Vale La Pena è un ciclo di incontri promosso da Assessorato alle Politiche Culturali del Comune, Radio Bruno, Rock No War! Onlus, sezione modenese di ANIOC (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche), Libreria Mondadori e con la direzione artistica di Pierluigi Senatore.

 

 


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