Martedì, 04 Settembre 2018 11:45

Croce Rossa Italiana - Saharawi

Croce Rossa Italiana
Campo Profughi Saharawi

11 arpile

Saharawi CampoProfughi CroceRossaItaliana11 04 2018

Pubblicato in 2018
Martedì, 04 Giugno 2013 12:05

Saharawi 03/2012

Spedizione Container a KABARA LAGDAF
Associazione di Solidarietà con il Popolo Saharawi

14 marzo 2012
Pubblicato in 2012
Mercoledì, 29 Maggio 2013 16:34

Saharawi Campo Profughi 02/2013

21 febbraio

Saharawi02 2013

Pubblicato in 2013
Martedì, 20 Marzo 2012 11:28

Kabara Lagdaf - Saharawi 2012

Spedizione Container a KABARA LAGDAF
Associazione di Solidarietà con il Popolo Saharawi

14 marzo 2012   31 agosto 2012
 

Pubblicato in 2012
Giovedì, 22 Dicembre 2011 12:03

Algeria CAMPI PROFUGHI SAHARAWI 03/2011

Spediazione 24 marzo 2011

COMITATO PER LA LOTTA CONTRO LA FAME NEL MONDO ONLUS

Pubblicato in 2011
Martedì, 19 Luglio 2011 15:42

Una partita sotto il cielo del Sahara

OPERAZIONE  “UNA PARTITA SOTTO IL CIELO DEL SAHARA”

E’ stata organizzato un evento sportivo (partita di calcio e di pallavolo)  ed una cerimonia religiosa  congiunta fra le due religioni (cattolica e  musulmana) grazie ai quali sono stati condivisi con il popolo Saharawi momenti di dialogo e ascolto.

Una partita di calcio sotto il cielo del Sahara.

Viaggio di solidarietà dal 7 al 10 maggio 2002 - Accampamenti del Sahara Occidentale, Tinduf, Algeria.
Un gruppo d’amici del mondo della musica e dello spettacolo, ha avuto la temeraria idea di unirsi alla squadra di Rock No War per disputare una partita di calcio nei campi dei rifugiati del Sahara Occidentale con la Nazionale Saharawi. Hanno accettato di offrire la loro notorietà e il loro entusiasmo per portare una speranza di pace e sotto i riflettori di stampa e televisioni evidenziare non solo i contorni, ma la storia vera e la voce di questo popolo.
Essere profugo significa “AVER BISOGNO”.
I bisogni dei Saharawi sono tanti e di recente è stato lanciato un allarme per le necessità alimentari.
La nostra presenza e la partita di calcio saranno un sostegno morale e segno visibile per la popolazione profuga; li aiuteremo a rinnovare la speranza dando loro visibilità internazionale oltre a portare aiuti per sopperire alle tante necessità.

Prime informazioni

Ti sembrerà un po’ pazza l’idea di una partita di calcio, pensando a quanto sia inospitale il deserto, ma se sei interessato ai temi della solidarietà internazionale e  non hai ancora avuto la possibilità di conoscere il Popolo Saharawi, non perdere l’occasione offerta da quest’iniziativa per ritrovarti con altri volontari in nome  dell’amicizia tra i popoli.

Essere profugo significa “AVER BISOGNO”. I bisogni dei Saharawi sono tanti e di recente è stato lanciato un allarme  per le necessità alimentari. La nostra presenza e la partita di calcio saranno un sostegno morale e segno visibile per la  popolazione profuga; li aiuteremo a rinnovare la speranza dando loro visibilità internazionale oltre a portare aiuti per sopperire  alle tante necessità.

Atleti, collaboratori e sponsor contribuiranno come te  in modo prezioso.

Nel deserto del Sahara, una dei luoghi più inospitali e sorprendenti della terra, che evoca  sfide leggendarie per la sopravvivenza dell’uomo, spazi immensi ed orizzonti infiniti che tanto affascinano i visitatori, le condizioni ambientali sono così dure che poche cose sono in grado di sopravvivere.

Nonostante tutto, circa 200.000 rifugiati saharawi, bambini inclusi, sono costretti a viverci da 26 anni, a seguito dell’occupazione del Sahara occidentale.  Come sono sopravvissuti? Contando sull’aiuto delle varie agenzie ONU (ACNUR e PAM) certo,  ma anche sulla solidarietà di  gente come te che  invia cibo e aiuti per far fronte alle necessità essenziali e mantenerli in vita. Con la loro determinazione nel trasformarlo nella loro casa temporanea, in attesa di poter rientrare nel loro territorio, i Saharawi sono riusciti anche a ricostruire sulle sabbie del deserto una sorta di organizzazione sociale ed amministrativa, con scuole, ambulatori, orti.

IL VIAGGIO

Il deserto dei Sahara... uno dei più inospitali a sorprendenti luoghi della terra, inizia dalla costa occidentale dell'Africa e si estende per un territorio della grandezza degli Stati Uniti.
Questo deserto e le sue sfide sono una leggenda. Coloro che lo visitano si sentono sopraffatti dall'immensità dello spazio e nel percepire quel paesaggio ininterrotto da orizzonte ad orizzonte.
Il deserto, nel suo isolamento, è bellissimo, ma le condizioni ambientati sono così dure che poche cose sono in grado di sopravvivere.
Nonostante tutto, circa 200.000 rifugiati saharawi, dei quali molti bambini, vi hanno vissuto per 25 anni.    In che modo?
Gente come te ha fornito loro cibo e aiuti per far fronte alle necessità essenziali a mantenerli in vita. Con la loro determinazione nel trasformarlo nella loro casa temporanea, i saharawi hanno ammirevolmente adornato le sabbie del deserto con giardini d'acqua salata.

La ns. visita e la partita di Calcio, sono un avvenimento per aiutare a ravvivare il loro animo, creare una speranza e per fornir loro visibilità internazionale e aiuti che permettano di sopperire alle necessità nutrizionali, mediche ed educazionali dei bambini.
Atleti, collaboratori e sponsor contribuiranno come te in modo prezioso.

La distanza laggiù è enorme.
La logistica sarà problematica, la partita difficile …..
La prova sarà dura.
Però ti sentirai realizzato…….. loro si sentiranno amati...

Alcuni (quasi tutti) pensano che siamo pazzi e che nessuno sano di mente andrebbe a giocare a calcio nel deserto.
A questi io rispondo: è vero.

Amadessi Giorgio
(Presidente di Rock No War - Onlus)

SI PARTEEEEE...

Partenza volo Air Algeri per Tindouf  07.05.2002 ore 9,00 aeroporto di Bologna.
Presentarsi all'aeroporto alle ore 7!!!

PROGRAMMA DEL  VIAGGIO:

7 maggio 2002 - arrivo all'Aeroporto di Tindouf previsto per le ore 13,30
- dopo le operazioni di scarico bagagli e aiuti partenza per la Wilaya di SMARA (il trasferimento dura circa 40 minuti), arrivo a Smara previsto per le ore 16
- ricevimento presso famiglie saharawi
- cena con il Wali (Governatore) di Smara
- serata culturale di benvenuto nella Wilaya di Smara

8 maggio 2002 - colazione in famiglia
- visita strutture della wilaya: ospedale,scuole,orti,Centro Handicappati)
- pranzo al Centro Culturale di Smara con la Ministra della Cultura Mariam Hamada
- riposo presso le famiglie
- partita di calcio "sotto il cielo… del Sahara"
- Visita alle Dune
- cena al Centro culturale di Smara
- serata culturale – Concerto dei Modena City Ramblers
il "Mago Gagone" terrà spettacoli per gruppi di bambini presso le scuole di Samara

9 maggio 2002 - colazione in famiglia
- trasporto delle delegazioni alla Scuola 27 febbraio (scuola delle donne) e visita delle sue strutture
- partita di pallavolo femminile
- ritorno a Smara per il pranzo al Centro culturale e riposo in famiglia
- trasporto delle delegazioni alla Scuola-collegio 12 Ottobre distante circa 20 km, concerto dei Modena City Ramblers per i ragazzi
- cena al Centro culturale con il Ministro alla Sanità Omar Mansur

N.B.: il concerto è stato previsto prima di cena alla scuola "12 ottobre" per offrire a questi ragazzi lontani dalle famiglie un momento di festa, sempre che i mezzi tecnici lo consentano, diversamente si terra a Smara dopo cena.

10 maggio 2002 - colazione in famiglia
- Atto religioso nella Daira d'accoglienza
- visita al complesso sanitario di Rabouni "Chaid Bachir Saleh" e al Museo
della guerra "Chahid Hafed"
- pranzo di saluto al Centro culturale di Smara
- riposo in famiglia e saluto alle famiglie
- partenza da Smara per l'aeroporto di Tindouf prevista alle ore 16

MAPPA

INFORMAZIONI E CONSIGLI UTILI

Cosa portare:

  • Una giacca per il fresco della notte, vestiti informali e scarpe comode (è sconsigliato girare con il piede non protetto)
  • Occhiali da sole e qualcosa per proteggere la testa dal sole e dalla sabbia, si consiglia crema idratante per la pelle e protettiva
  • Vestirsi col cosiddetto sistema a cipolla: coprirsi con vari indumenti da poter facilmente togliere e rimettere a seconda del variare della temperatura durante la giornata
  • Gli alloggi sono costituiti dalle tende saharawi, si consiglia di portare un sacco a pelo leggero o un lenzuolo sacco,
  • Una torcia a batteria e ovviamente il necessario per l'igiene personale (possono essere utili salviette monouso rinfrescanti e detergenti)
  • Ciabatte per la toilette e un rotolo di carta igienica
  • Portare cibo impacchettato per uso personale solo se si segue una dieta controllata (diversamente durante la permanenza sono inclusi il cibo e le bevande).
  • Porta inoltre le medicine che assumi quotidianamente o regolarmente, chiedi inoltre al tuo medico o in farmacia un farmaco in caso di problemi intestinali (si consiglia di bere solo acqua in bottiglia anche per igiene orale).
  • Il tuo bagaglio personale, oltre al bagaglio a mano, non deve superare i 5 kg. Chi avesse esigenze diverse deve comunicarlo preventivamente

Il clima nel deserto in maggio

Durante la giornata la temperatura subisce una notevole escursione termica, è difficile prevedere la temperatura che avremo, pensiamo che nella notte e nelle prime ore del mattino possa esserci ancora fresco con temperature non superiori a 10°C, nelle ore più calde la temperatura raggiungerà anche i 30/40°C. Si tratta comunque di un clima secco e ventilato.
E' raro che piova, ogni tanto ci sono tempeste di sabbia.

Costumi e usanze da conoscere


I Saharawi parlano arabo e spagnolo. Professano la religione musulmana, ma non sono per nulla integralisti. Evita comunque di portare alcool e usa vestiti sobri e informali. Ti verrà offerto il tipico tè del deserto, è un ottimo integratore, ma ricorda di non abusare (non è adatto ai bambini)
La vita negli accampamenti, ben organizzati con grande lavoro delle donne, richiede comunque spirito di adattamento.
E' buona regola, come ospiti, avere rispetto per i loro costumi e le loro usanze.
E' una buona idea inoltre portare un pensierino per chi ti ospita, in particolare alle donne e ai bambini.

Per ulteriori informazioni contattare:

ROCK NO WAR ONLUS
Simona Gibellini
Tel. 059-558721 / 338-6129374

PHOTOGALLERY

In linea immagini di:
Luigi Ottani - Annalisa Vandelli - Enrico Piacentini - Marco Castelli

 

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Gazzetta Estate

Sette Sere
Articolo 25/07/2002 Articolo 20/05/2002 Articolo 15/06/2002

 


Video

Pubblicato in Saharawi
Martedì, 19 Luglio 2011 15:33

Progetto Disabili Saharawi

PROGETTO "DISABILI SAHARAWI"

Nell’ambito del progetto “Disabili Saharawi” del quale Rock No War è promotore, dal 1 al 8 maggio 2004 un  gruppo di medici e ortopedici volontari, si sono recati nei campi profughi Saharawi nel sud dell’Algeria per effettuare attività di sostegno a persone colpite da disabilità e alle loro famiglie attraverso la fornitura di ausili e strumentazioni per migliorarne l’attività di cura e il livello di autonomia.

a) Interventi di sostegno a persone colpite da disabilità e alle loro famiglie attraverso la fornitura di ausili e strumentazioni per migliorarne l’attività di cura e il livello di autonomia.
TITOLO DEL PROGETTO
Interventi di sostegno a persone colpite da disabilità ed alle loro famiglie nei campi Saharawi.

TIPO DI INTERVENTO
Formazione ed assistenza socio-sanitaria

SINTESI DEL PROGETTO
Azioni di cooperazione finalizzate a favorire il miglioramento della qualità di vita attraverso:

b) Interventi di sostegno a persone colpite da disabilità e alle loro famiglie attraverso la fornitura di ausili e strumentazioni per migliorarne l’attività di cura e il livello di autonomia.
c) Attività di formazione di personale saharawi per l’individuazione dei bisogni, l’assegnazione e manutenzione di ausili.

Paese e sede dell’intervento: Algeria – Tindouf – Campi Profughi Saharawi – Wilaya di Dajla
Altri organismi partners: per la realizzazione degli interventi progettuali previsti Rock No War si avvale della collaborazione della CNA Regionale (Confederazione Nazionale Artigianato), della sua affiliata FIOTO Emilia Romagna (Federazione Italiana Operatori Tecnica Ortopedica), dell’associazione Lavoro e Riabilitazione, e dell’Associazione Gruppo Yoda.
Durata prevista: una annualità
Tipo di intervento proposto: formativo e socio-sanitario assistenziale

DESCRIZIONE AREA PAESE
Campi profughi saharawi

DESCRIZIONE AREA SPECIFICA DELL’INTERVENTO
Wilaya di Dajla

DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO
SITUAZIONE ATTUALE E FUTURI SVILUPPI DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO ALL’INTERNO DEL QUALE IL PROGETTO SI COLLOCA ED IDENTIFICAZIONE DEI PRINCIPALI PROBLEMI DA RISOLVERE

Nel corso degli ultimi anni, grazie anche al coinvolgimento di numerosi Enti Locali e di numerose organizzazioni del mondo del volontariato, la solidarietà verso il popolo Saharawi che vive nei campi profughi del Sahara Occidentale si è significativamente espressa e radicata.
Ciò trova riscontro in numerose e concrete attività che i vari soggetti hanno attivato in quell’area in svariati settori con particolare attenzione a cogliere le esigenze di natura sanitaria e di sostegno alle fasce più deboli della popolazione come minori, disabili e gli anziani.
Nel febbraio 2002 la Regione Emilia Romagna, per assicurare maggiore continuità e coordinamento ai diversi interventi a favore della popolazione saharawi, ha sottoscritto un Protocollo di cooperazione in campo socio-sanitario con i Ministeri della Salute Pubblica, Cooperazione, Educazione, Trasporti della R.A.S.D.
Tra gli obiettivi contemplati nel Protocollo si collocano anche azioni di sostegno ai disabili che vivono nei campi sia attraverso interventi diretti, sia attraverso lo sviluppo di strutture idonee in loco e sia attraverso attività di trasferimento di competenze a personale deputato ad intervenire sul versante socio-assistenziale e sanitario.
Nel corso del 2003 un progetto condotto dalla cooperativa sociale CCILS in concorso con FIOTO/CNA e Rock No War, si è occupato proprio di assistere disabili saharawi, attraverso la rilevazione dei bisogni in loco, la preparazione di ausili adeguati e la successiva assegnazione.
Il progetto di seguito proposto da Rock No War Onlus rappresenta la logica prosecuzione dell’intervento eseguito nel 2003, valorizzando l’esperienza acquisita, in collaborazione con CNA, FIOTO e l’Associazione Lavoro e Riabilitazione per favorire le opportunità di integrazione sociale attraverso azioni di formazione professionale e di sostegno all’autonomia personale dei disabili.
Durante l’attività svolta nel corso del 2003 nella Wilaya di Dajla si è proceduto considerando che il contesto di riferimento è caratterizzato dalla problematicità della situazione dei disabili, fisici e psichici, che vivono nelle tende della Wilaya e delle donne che provvedono alla loro assistenza sia per carenza di specifici prodotti idonei alla loro alimentazione e alla loro igiene personale (vedi ad esempio omogeneizzati e materiale per l’incontinenza) sia per la mancanza di ausili, anche elementari, atti a facilitare il loro accudimento o a migliorare il loro livello di autonomia.
La situazione di contesto non è sostanzialmente mutata, avendo potuto assistere, nel 2003, solo una limitata porzione dei soggetti bisognosi.


OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI IN RELAZIONE ALLA SITUAZIONE LOCALE

Obiettivi progettuali generali
Obiettivo generale del progetto è quello di:

  • Sostenere percorsi formativi per personale saharawi finalizzati alla individuazione di bisogni ed al mantenimento del parco ausili consegnato.
  • Concorrere a migliorare la qualità di vita delle persone disabili attraverso la dotazione di ausili utili sia a favorirne una maggiore autonomia, sia a sostenere il gravoso lavoro di cura delle donne che si fanno carico dei disabili stessi.
  • Diffondere nel territorio italiano ed in particolare nella Regione Emilia Romagna la conoscenza della realtà dei campi profughi Saharawi ed in particolare delle condizioni delle persone disabili che vi vivono.

Obiettivi e strategie progettuali specifiche
L’azione progettuale si sviluppa attraverso il percorso di seguito delineato.

Rock No War in collaborazione con FIOTO/CNA, Lavoro e Riabilitazione, e Gruppo Yoda, si propone:

  • l’assegnazione in uso ai disabili della Wilaya, con particolare riferimento a quelli motori e sensoriali, di ausili e presidi sanitari per favorire la mobilità e l’autonomia
  • attività di formazione a personale locale per le attività di gestione e manutenzione degli ausili medesimi;
  • attività di formazione/aggiornamento/consulenza alle donne impegnate nella assistenza e accudimento dei disabili alla luce anche delle potenzialità espresse dagli ausili consegnati;
  • attività di monitoraggio del progetto e studio di fattibilità per l’attivazione presso la Scuola dei disabili di Dajla di laboratori di attività didattico-ricreative.

PREVISIONE DEI RISULTATI
Contribuire al miglioramento della qualità di vita nei campi saharawi e al potenziamento delle opportunità di una migliore integrazione sociale attraverso
-  il sostegno ad attività formative e di lavoro
-  la dotazione di ausili per migliorare i livelli di autonomia delle persone in situazione di handicap
-  rendere disponibile un magazzino di ausili per attività di cooperazione anche in altri territori di interesse.
-  sperimentazione di laboratori didattico-ricreativi con la Scuola dei disabili, anche tramite la partecipazione di volontari
-  produzione di un breve video-documentario sulla Scuola dei disabili e sugli sviluppi del progetto


DAL 19 AL 31 MARZO MISSIONE IN SAHARAWI

Nell’ambito del progetto “Disabili Saharawi”,   Rock No War   avvalendosi della collaborazione della CNA Regionale, della F.I.O.TO., dell’associazione Lavoro e Riabilitazione e dell’associazione Gruppo Yoda unitamente a un  gruppo di medici e ortopedici volontari dal 19 al 31 marzo 2005, si sono recati nei campi profughi Saharawi nel sud dell’Algeria per attività a sostegno di persone colpite da inabilità e alle loro famiglie attraverso la fornitura d’ausili e strumentazioni per migliorarne l’attività


DAL 4 AL 11 FEBBRAIO MISSIONE NEI CAMPI PROFUGHI SAHARAWI

Nell’ambito del progetto “Disabili Saharawi”,   Rock No War   avvalendosi della collaborazione della CNA Regionale, della F.I.O.TO., dell’associazione Lavoro e Riabilitazione e dell’associazione Gruppo Yoda unitamente a un  gruppo di medici e ortopedici volontari dal 19 al 31 marzo 2005, si sono recati nei campi profughi Saharawi nel sud dell’Algeria per attività a sostegno di persone colpite da inabilità e alle loro famiglie attraverso la fornitura d’ausili e strumentazioni per migliorarne l’attività di cura e il livello d’autonomia

PROGETTO DI INTERVENTO DI COOPERAZIONE A FAVORE DEI RIFUGIATI SAHARAWI
Delibera del Consiglio Regionale E.R. n° 1541/2005

REPORT FINALE
Il progetto di cooperazione a favore dei rifugiati Saharawi svolto nel corso del 2005/2006, così come da progetto approvato dalla Regione Emilia-Romagna con delibera n° 1541/2005, si è svolto secondo le modalità e gli obiettivi previsti e sottoposti ad approvazione da parte della Regione, con l’aggiunta di una ulteriore iniziativa, di cui è emersa la necessità in fase esecutiva e rappresentata dalla realizzazione di una palestra a carattere riabilitativo per i soggetti disabili in forma permanente e/o temporanea, residenti nella wilaja di Dajla.

Le attività portate a termine si sono sviluppate secondo il seguente calendario temporale:

  • gennaio/febbraio 2005: preparazione missione presso i campi saharawi, predisponendo, in particolare, un protocollo di esame dei soggetti che sarebbero stati “visitati” presso le tende saharawi, in quanto possessori di disabilità temporanee o permanenti.
  • marzo 2005: realizzazione di una prima missione a Dajla (dal 19 al 31 marzo 2005) con verifiche presso le tende, formazione del personale di supporto ed aggiornamento relativo agli ausili consegnati in precedenti missioni a Dajla.
  • aprile/luglio 2005: elaborazione schede di valutazione e ricerca ausili per il supporto dei casi esaminati nel corso della missione, reperimento ausili e trasporto nel centro di stoccaggio presso Rock-no-war a Formigine e quindi giornate di lavoro sugli ausili per allestimento con riferimento alle caratteristiche dei destinatari ed ai luoghi di utilizzo.
  • agosto/settembre 2005: individuazione, acquisto ed allestimento di un camion per il trasporto degli ausili.
  • ottobre e novembre 2005: preparazione documentazione e dispositivi per il trasporto e partecipazione ad una carovana per l’invio del materiale presso i campi saharawi.
  • dicembre 2005/gennaio 2006: preparazione seconda missione nei campi e realizzazione della medesima (dal 4 all’11 febbraio 2006) per l’effettuazione delle attività previste nei campi (visite presso le tende, consegna ed istruzione all’uso dei dispositivi, formazione di personale locale e monitoraggio casi precedenti, avvio lavoro per palestra).
  • marzo/maggio 2006: elaborazione esiti della missione e preparazione attività ed iniziative successive.

Nel dettaglio si riportano gli esiti della prima missione, svolta nel mese di marzo 2005, sulla base della quale sono stati individuati i casi da seguire e le attività successive di assistenza.

PRIMA MISSIONE

PROGETTO AUSILI PER DISABILI
La prima missione 2005, compiutasi dal 19 marzo al 31 marzo 2005, è stata effettuata con una delegazione composta da: Marchi Giulia – Boschi Letizia – Musarò Samanta si è svolta completando il programma di assistenza, formazione e progettazione previsto, anche in virtù della collaborazione ricevuta dai saharawi, ed in particolare dall’incaricato Ab-Ben Salame Ammedyacde, il cui contratto è stato prorogato al 31/12/2005.
La riuscita della missione è dipesa anche dalla disponibilità dei componenti la delegazione che ha consentito di riproporsi con le stesse persone per due volte consecutive ottenendo un’efficacia degli interventi senza dubbio superiore a quanto si verifica, di norma, con un turn-over di operatori, anche se fortemente professionalizzati.

Attività di assistenza
Sono stati valutati una serie di nuovi casi, per i quali si rimanda alle schede allegate, con la conferma di una necessità ricorrente di carrozzine e materassi e sono stati consegnati gli ausili previsti ai soggetti precedentemente individuati.
Sono stati valutati anche i due amputati segnalati da Cinzia Terzi, per i quali si pone sostanzialmente il problema di un rifacimento dell’invasatura della protesi; cosa possibile se presso le Officine Rizzoli, che avevano realizzato entrambi i dispositivi, fossero ancora conservati i relativi calchi (si incaricano Prosperi ed Ortolan di effettuare le verifiche relative).
Si è rilevato il caso di Mohammed Lamin Buchari, di sette anni, che dovrebbe essere operato (vedi scheda) essendo affetto da piede torto congenito.
Rock-No-War dovrebbe chiederne il ricovero presso l’Istituto Rizzoli, prevedendo anche un accompagnatore parlante italiano; per le spese di potrà cercare uno sponsor (se ne occuperanno Dondarini e Galliani una volta verificato il preventivo delle spese e le disponibilità di ricovero presso lo I.O.R. di Bologna).
Risulta confermata la difficoltà di contare, per le esigenze logistiche afferenti al progetto, sui camion utilizzati per inviare di volta in volta gli ausili, per i quali i responsabili saharawi si riservano destinazioni d’uso di altra natura.

Campo Yoda

Il campo di volontariato Yoda è andato molto bene, nonostante i problemi logistici saharawi.

La scuola di educazione speciale però richiede più personale specializzato … e dal momento che la palestra non verrà più costruita accanto la loro scuola, è necessario ripensare un po’ l’intervento in questa struttura.  Con la missione ci si è concentrati molto sulla riabilitazione, ma si deve costruire un percorso simile anche per quanto riguarda il disagio mentale.

A tal fine, per i futuri campi, si cercherà il coinvolgimento anche di personale professionalizzato.


FORMAZIONE, ASSISTENZA E RIABILITAZIONE NEL CAMPO DELLE DISABILITA' MOTORIE E MENTALI - ANNO 2007

Area di intervento:

Campo profughi Saharawi di Dakla – Algeria

Sintesi del progetto:

Il progetto intende proseguire le attività di sostegno a percorsi diagnostici, riabilitativi e formativi finalizzati alla individuazione di bisogni di recupero di deficit motori e mentali ed al mantenimento del parco ausili già consegnato tra il 2003 ed il 2005 grazie al progetto “Interventi di sostegno a persone colpite da disabilità ed alle loro famiglie nei campi Saharawi” co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna.
Le finalità del progetto intendono anche conferire competenze ed abilità per l’esecuzione di semplici attività riabilitative, nonchè formare gli educatori della scuola di educazione speciale e sensibilizzare la popolazione della wilaya di Dakla sulle problematiche della disabilità attraverso conferenze aperte sui temi della prevenzione.
Si prevedono azioni di affiancamento al sistema ludico-formativo rivolto ad alunni e formatori della scuola Carlo Giuliani di Dakla con particolare attenzione all’inserimento di bambini portatori di disabilità della scuola speciale Fatma Aba-Ad.
Gli interventi, di sostegno alle attività sopra descritte prevedono inoltre :

  • opere di manutenzione alle strutture utilizzate o nelle quali si attuano gli interventi previsti
  • invio di materiali ed ausili ortopedici quale componente integrante delle attività previste e quale percorso conclusivo delle precedenti programmazioni
  • attività di formazione e sensibilizzazione sulle tematiche della disabilità

Il supporto di trasmissioni radiofoniche e di informative web, volte ad una informazione che preluda e segua le missioni nei campi saharawi sarà realizzato in funzione alle esigenze e tempistiche di progetto.

palestra2 palestra4

Analisi di contesto della località in cui si intende intervenire in termini di problemi/bisogni/interessi/opportunità

Il contesto di riferimento costituito dagli insediamenti della Wilaya di Dakla esprime, al di al di necessità e bisogni tipici delle popolazioni che vivono la condizione dei profughi, forti bisogni formativi e di assistenza a tutto il ciclo di vita e di crescita dei soggetti portatori di disabilità motorie e mentali nonché alle figure che li supportano ed assistono.
Infatti, e malgrado gli interventi a tutt’oggi effettuati anche a livello dell’invio di tecnologie e della creazione di strutture dedicate, non esiste una cultura diffusa e neppure una capacità di intervento sistematico con valenza riabilitativa che manca pure, nella più parte dei casi, degli ausili tecnici, anche i più elementari e di base.
Avendo potuto assistere e formare un numero limitato di disabili e di operatori o ancora di famigliari, con i progetti precedenti, la situazione di contesto non è sostanzialmente mutata, pur registrando grande favore nei casi trattati ed oggetto di azioni specifiche.
La tipologia di intervento che il progetto delinea, può evidenziare le sue massime potenzialità in presenza di una crescente coerenza di azioni diverse, messe in campo da soggetti con capacità e competenze diverse, ma in grado di produrre sinergie volte alla massima appropriatezza ed efficacia delle attività.
Per tale ragione, negli anni, il numero dei partner coinvolti nella medesima progettualità ed area interessata è sempre andato crescendo fino all’assetto di esperienze e saperi che si presentano per questo progetto di cooperazione.

palestra5 palestra8

Obiettivo generale:

Miglioramento della qualità della vita delle persone disabili, sostegno ai percorsi formativi del personale saharawi ed attivazione di percorsi di integrazione scolastica tra gli istituti di Dakla.

Obiettivi specifici:

  1. Sostenere il percorso formativo ed educativo dei bambini e degli insegnanti delle due scuole di Dakla con particolare attenzione ai percorsi scolastici di integrazione di bambini portatori di handicap e garantire un fondo incentivi/sostegno ai formatori, al personale delle scuole ed altro personale saharawi coinvolto nelle attività di progetto
  2. Realizzare opere di manutenzione straordinaria della scuola Carlo Giuliani ed altre strutture utili alle attività di progetto
  3. Affiancamento al percorso di assistenza fisioterapica per i soggetti portatori di disabilità
  4. Assegnazione in uso ed addestramento dei disabili della wilaya di ausili e presidi sanitari per favorire la mobilità e l’autonomia anche nel caso di deficit mentali
  5. Istruzione di referenti locali per la conduzione di semplici attività riabilitative ed Istruzione e formazione di personale tecnico per attività di riparazione e manutenzione
  6. Organizzazione di attività di sensibilizzazione e in-formazione in loco sulla tematica della disabilità (fisica e mentale), della prevenzione e dell’integrazione tramite la realizzazione di eventi pubblici e la realizzazione di un “vademecum” cartaceo di supporto a famigliari ed operatori locali
  7. Realizzazione di trasmissioni radiofoniche, redazionali, cronache, informazioni di servizio,   speciali in lingua italiana dedicati al progetto, eventuali emergenze ed avvenimenti di particolare importanza che riguardano la situazione dei Saharawi

 

Pubblicato in Saharawi
Giovedì, 13 Maggio 2010 16:13

Donazioni CROCE ROSSA SAHARAWI

Pubblicato in 2005
Giovedì, 13 Maggio 2010 15:30

Donazioni CROCE ROSSA SAHARAWI 03/2004

Donazioni Marzo 2004

Pubblicato in 2004
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