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PROGETTO "DISABILI SAHARAWI"
Nell’ambito del progetto “Disabili Saharawi” del quale Rock No War è promotore, dal 1 al 8 maggio 2004 un gruppo di medici e ortopedici volontari, si sono recati nei campi profughi Saharawi nel sud dell’Algeria per effettuare attività di sostegno a persone colpite da disabilità e alle loro famiglie attraverso la fornitura di ausili e strumentazioni per migliorarne l’attività di cura e il livello di autonomia.
a) Interventi di sostegno a persone colpite da disabilità e alle loro famiglie attraverso la fornitura di ausili e strumentazioni per migliorarne l’attività di cura e il livello di autonomia.
TITOLO DEL PROGETTO
Interventi di sostegno a persone colpite da disabilità ed alle loro famiglie nei campi Saharawi.
TIPO DI INTERVENTO
Formazione ed assistenza socio-sanitaria
SINTESI DEL PROGETTO
Azioni di cooperazione finalizzate a favorire il miglioramento della qualità di vita attraverso:
b) Interventi di sostegno a persone colpite da disabilità e alle loro famiglie attraverso la fornitura di ausili e strumentazioni per migliorarne l’attività di cura e il livello di autonomia.
c) Attività di formazione di personale saharawi per l’individuazione dei bisogni, l’assegnazione e manutenzione di ausili.
Paese e sede dell’intervento: Algeria – Tindouf – Campi Profughi Saharawi – Wilaya di Dajla
Altri organismi partners: per la realizzazione degli interventi progettuali previsti Rock No War si avvale della collaborazione della CNA Regionale (Confederazione Nazionale Artigianato), della sua affiliata FIOTO Emilia Romagna (Federazione Italiana Operatori Tecnica Ortopedica), dell’associazione Lavoro e Riabilitazione, e dell’Associazione Gruppo Yoda.
Durata prevista: una annualità
Tipo di intervento proposto: formativo e socio-sanitario assistenziale
DESCRIZIONE AREA PAESE
Campi profughi saharawi
DESCRIZIONE AREA SPECIFICA DELL’INTERVENTO
Wilaya di Dajla
DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO
SITUAZIONE ATTUALE E FUTURI SVILUPPI DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO ALL’INTERNO DEL QUALE IL PROGETTO SI COLLOCA ED IDENTIFICAZIONE DEI PRINCIPALI PROBLEMI DA RISOLVERE
Nel corso degli ultimi anni, grazie anche al coinvolgimento di numerosi Enti Locali e di numerose organizzazioni del mondo del volontariato, la solidarietà verso il popolo Saharawi che vive nei campi profughi del Sahara Occidentale si è significativamente espressa e radicata.
Ciò trova riscontro in numerose e concrete attività che i vari soggetti hanno attivato in quell’area in svariati settori con particolare attenzione a cogliere le esigenze di natura sanitaria e di sostegno alle fasce più deboli della popolazione come minori, disabili e gli anziani.
Nel febbraio 2002 la Regione Emilia Romagna, per assicurare maggiore continuità e coordinamento ai diversi interventi a favore della popolazione saharawi, ha sottoscritto un Protocollo di cooperazione in campo socio-sanitario con i Ministeri della Salute Pubblica, Cooperazione, Educazione, Trasporti della R.A.S.D.
Tra gli obiettivi contemplati nel Protocollo si collocano anche azioni di sostegno ai disabili che vivono nei campi sia attraverso interventi diretti, sia attraverso lo sviluppo di strutture idonee in loco e sia attraverso attività di trasferimento di competenze a personale deputato ad intervenire sul versante socio-assistenziale e sanitario.
Nel corso del 2003 un progetto condotto dalla cooperativa sociale CCILS in concorso con FIOTO/CNA e Rock No War, si è occupato proprio di assistere disabili saharawi, attraverso la rilevazione dei bisogni in loco, la preparazione di ausili adeguati e la successiva assegnazione.
Il progetto di seguito proposto da Rock No War Onlus rappresenta la logica prosecuzione dell’intervento eseguito nel 2003, valorizzando l’esperienza acquisita, in collaborazione con CNA, FIOTO e l’Associazione Lavoro e Riabilitazione per favorire le opportunità di integrazione sociale attraverso azioni di formazione professionale e di sostegno all’autonomia personale dei disabili.
Durante l’attività svolta nel corso del 2003 nella Wilaya di Dajla si è proceduto considerando che il contesto di riferimento è caratterizzato dalla problematicità della situazione dei disabili, fisici e psichici, che vivono nelle tende della Wilaya e delle donne che provvedono alla loro assistenza sia per carenza di specifici prodotti idonei alla loro alimentazione e alla loro igiene personale (vedi ad esempio omogeneizzati e materiale per l’incontinenza) sia per la mancanza di ausili, anche elementari, atti a facilitare il loro accudimento o a migliorare il loro livello di autonomia.
La situazione di contesto non è sostanzialmente mutata, avendo potuto assistere, nel 2003, solo una limitata porzione dei soggetti bisognosi.
OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI IN RELAZIONE ALLA SITUAZIONE LOCALE
Obiettivi progettuali generali
Obiettivo generale del progetto è quello di:
- Sostenere percorsi formativi per personale saharawi finalizzati alla individuazione di bisogni ed al mantenimento del parco ausili consegnato.
- Concorrere a migliorare la qualità di vita delle persone disabili attraverso la dotazione di ausili utili sia a favorirne una maggiore autonomia, sia a sostenere il gravoso lavoro di cura delle donne che si fanno carico dei disabili stessi.
- Diffondere nel territorio italiano ed in particolare nella Regione Emilia Romagna la conoscenza della realtà dei campi profughi Saharawi ed in particolare delle condizioni delle persone disabili che vi vivono.
Obiettivi e strategie progettuali specifiche
L’azione progettuale si sviluppa attraverso il percorso di seguito delineato.
Rock No War in collaborazione con FIOTO/CNA, Lavoro e Riabilitazione, e Gruppo Yoda, si propone:
- l’assegnazione in uso ai disabili della Wilaya, con particolare riferimento a quelli motori e sensoriali, di ausili e presidi sanitari per favorire la mobilità e l’autonomia
- attività di formazione a personale locale per le attività di gestione e manutenzione degli ausili medesimi;
- attività di formazione/aggiornamento/consulenza alle donne impegnate nella assistenza e accudimento dei disabili alla luce anche delle potenzialità espresse dagli ausili consegnati;
- attività di monitoraggio del progetto e studio di fattibilità per l’attivazione presso la Scuola dei disabili di Dajla di laboratori di attività didattico-ricreative.
PREVISIONE DEI RISULTATI
Contribuire al miglioramento della qualità di vita nei campi saharawi e al potenziamento delle opportunità di una migliore integrazione sociale attraverso
- il sostegno ad attività formative e di lavoro
- la dotazione di ausili per migliorare i livelli di autonomia delle persone in situazione di handicap
- rendere disponibile un magazzino di ausili per attività di cooperazione anche in altri territori di interesse.
- sperimentazione di laboratori didattico-ricreativi con la Scuola dei disabili, anche tramite la partecipazione di volontari
- produzione di un breve video-documentario sulla Scuola dei disabili e sugli sviluppi del progetto
DAL 19 AL 31 MARZO MISSIONE IN SAHARAWI
Nell’ambito del progetto “Disabili Saharawi”, Rock No War avvalendosi della collaborazione della CNA Regionale, della F.I.O.TO., dell’associazione Lavoro e Riabilitazione e dell’associazione Gruppo Yoda unitamente a un gruppo di medici e ortopedici volontari dal 19 al 31 marzo 2005, si sono recati nei campi profughi Saharawi nel sud dell’Algeria per attività a sostegno di persone colpite da inabilità e alle loro famiglie attraverso la fornitura d’ausili e strumentazioni per migliorarne l’attività
DAL 4 AL 11 FEBBRAIO MISSIONE NEI CAMPI PROFUGHI SAHARAWI
Nell’ambito del progetto “Disabili Saharawi”, Rock No War avvalendosi della collaborazione della CNA Regionale, della F.I.O.TO., dell’associazione Lavoro e Riabilitazione e dell’associazione Gruppo Yoda unitamente a un gruppo di medici e ortopedici volontari dal 19 al 31 marzo 2005, si sono recati nei campi profughi Saharawi nel sud dell’Algeria per attività a sostegno di persone colpite da inabilità e alle loro famiglie attraverso la fornitura d’ausili e strumentazioni per migliorarne l’attività di cura e il livello d’autonomia
PROGETTO DI INTERVENTO DI COOPERAZIONE A FAVORE DEI RIFUGIATI SAHARAWI
Delibera del Consiglio Regionale E.R. n° 1541/2005
REPORT FINALE
Il progetto di cooperazione a favore dei rifugiati Saharawi svolto nel corso del 2005/2006, così come da progetto approvato dalla Regione Emilia-Romagna con delibera n° 1541/2005, si è svolto secondo le modalità e gli obiettivi previsti e sottoposti ad approvazione da parte della Regione, con l’aggiunta di una ulteriore iniziativa, di cui è emersa la necessità in fase esecutiva e rappresentata dalla realizzazione di una palestra a carattere riabilitativo per i soggetti disabili in forma permanente e/o temporanea, residenti nella wilaja di Dajla.
Le attività portate a termine si sono sviluppate secondo il seguente calendario temporale:
- gennaio/febbraio 2005: preparazione missione presso i campi saharawi, predisponendo, in particolare, un protocollo di esame dei soggetti che sarebbero stati “visitati” presso le tende saharawi, in quanto possessori di disabilità temporanee o permanenti.
- marzo 2005: realizzazione di una prima missione a Dajla (dal 19 al 31 marzo 2005) con verifiche presso le tende, formazione del personale di supporto ed aggiornamento relativo agli ausili consegnati in precedenti missioni a Dajla.
- aprile/luglio 2005: elaborazione schede di valutazione e ricerca ausili per il supporto dei casi esaminati nel corso della missione, reperimento ausili e trasporto nel centro di stoccaggio presso Rock-no-war a Formigine e quindi giornate di lavoro sugli ausili per allestimento con riferimento alle caratteristiche dei destinatari ed ai luoghi di utilizzo.
- agosto/settembre 2005: individuazione, acquisto ed allestimento di un camion per il trasporto degli ausili.
- ottobre e novembre 2005: preparazione documentazione e dispositivi per il trasporto e partecipazione ad una carovana per l’invio del materiale presso i campi saharawi.
- dicembre 2005/gennaio 2006: preparazione seconda missione nei campi e realizzazione della medesima (dal 4 all’11 febbraio 2006) per l’effettuazione delle attività previste nei campi (visite presso le tende, consegna ed istruzione all’uso dei dispositivi, formazione di personale locale e monitoraggio casi precedenti, avvio lavoro per palestra).
- marzo/maggio 2006: elaborazione esiti della missione e preparazione attività ed iniziative successive.
Nel dettaglio si riportano gli esiti della prima missione, svolta nel mese di marzo 2005, sulla base della quale sono stati individuati i casi da seguire e le attività successive di assistenza.
PRIMA MISSIONE
PROGETTO AUSILI PER DISABILI
La prima missione 2005, compiutasi dal 19 marzo al 31 marzo 2005, è stata effettuata con una delegazione composta da: Marchi Giulia – Boschi Letizia – Musarò Samanta si è svolta completando il programma di assistenza, formazione e progettazione previsto, anche in virtù della collaborazione ricevuta dai saharawi, ed in particolare dall’incaricato Ab-Ben Salame Ammedyacde, il cui contratto è stato prorogato al 31/12/2005.
La riuscita della missione è dipesa anche dalla disponibilità dei componenti la delegazione che ha consentito di riproporsi con le stesse persone per due volte consecutive ottenendo un’efficacia degli interventi senza dubbio superiore a quanto si verifica, di norma, con un turn-over di operatori, anche se fortemente professionalizzati.
Attività di assistenza
Sono stati valutati una serie di nuovi casi, per i quali si rimanda alle schede allegate, con la conferma di una necessità ricorrente di carrozzine e materassi e sono stati consegnati gli ausili previsti ai soggetti precedentemente individuati.
Sono stati valutati anche i due amputati segnalati da Cinzia Terzi, per i quali si pone sostanzialmente il problema di un rifacimento dell’invasatura della protesi; cosa possibile se presso le Officine Rizzoli, che avevano realizzato entrambi i dispositivi, fossero ancora conservati i relativi calchi (si incaricano Prosperi ed Ortolan di effettuare le verifiche relative).
Si è rilevato il caso di Mohammed Lamin Buchari, di sette anni, che dovrebbe essere operato (vedi scheda) essendo affetto da piede torto congenito.
Rock-No-War dovrebbe chiederne il ricovero presso l’Istituto Rizzoli, prevedendo anche un accompagnatore parlante italiano; per le spese di potrà cercare uno sponsor (se ne occuperanno Dondarini e Galliani una volta verificato il preventivo delle spese e le disponibilità di ricovero presso lo I.O.R. di Bologna).
Risulta confermata la difficoltà di contare, per le esigenze logistiche afferenti al progetto, sui camion utilizzati per inviare di volta in volta gli ausili, per i quali i responsabili saharawi si riservano destinazioni d’uso di altra natura.
Campo Yoda
Il campo di volontariato Yoda è andato molto bene, nonostante i problemi logistici saharawi.
La scuola di educazione speciale però richiede più personale specializzato … e dal momento che la palestra non verrà più costruita accanto la loro scuola, è necessario ripensare un po’ l’intervento in questa struttura. Con la missione ci si è concentrati molto sulla riabilitazione, ma si deve costruire un percorso simile anche per quanto riguarda il disagio mentale.
A tal fine, per i futuri campi, si cercherà il coinvolgimento anche di personale professionalizzato.
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FORMAZIONE, ASSISTENZA E RIABILITAZIONE NEL CAMPO DELLE DISABILITA' MOTORIE E MENTALI - ANNO 2007
Area di intervento:
Campo profughi Saharawi di Dakla – Algeria
Sintesi del progetto:
Il progetto intende proseguire le attività di sostegno a percorsi diagnostici, riabilitativi e formativi finalizzati alla individuazione di bisogni di recupero di deficit motori e mentali ed al mantenimento del parco ausili già consegnato tra il 2003 ed il 2005 grazie al progetto “Interventi di sostegno a persone colpite da disabilità ed alle loro famiglie nei campi Saharawi” co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna.
Le finalità del progetto intendono anche conferire competenze ed abilità per l’esecuzione di semplici attività riabilitative, nonchè formare gli educatori della scuola di educazione speciale e sensibilizzare la popolazione della wilaya di Dakla sulle problematiche della disabilità attraverso conferenze aperte sui temi della prevenzione.
Si prevedono azioni di affiancamento al sistema ludico-formativo rivolto ad alunni e formatori della scuola Carlo Giuliani di Dakla con particolare attenzione all’inserimento di bambini portatori di disabilità della scuola speciale Fatma Aba-Ad.
Gli interventi, di sostegno alle attività sopra descritte prevedono inoltre :
- opere di manutenzione alle strutture utilizzate o nelle quali si attuano gli interventi previsti
- invio di materiali ed ausili ortopedici quale componente integrante delle attività previste e quale percorso conclusivo delle precedenti programmazioni
- attività di formazione e sensibilizzazione sulle tematiche della disabilità
Il supporto di trasmissioni radiofoniche e di informative web, volte ad una informazione che preluda e segua le missioni nei campi saharawi sarà realizzato in funzione alle esigenze e tempistiche di progetto.
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Analisi di contesto della località in cui si intende intervenire in termini di problemi/bisogni/interessi/opportunità
Il contesto di riferimento costituito dagli insediamenti della Wilaya di Dakla esprime, al di al di necessità e bisogni tipici delle popolazioni che vivono la condizione dei profughi, forti bisogni formativi e di assistenza a tutto il ciclo di vita e di crescita dei soggetti portatori di disabilità motorie e mentali nonché alle figure che li supportano ed assistono.
Infatti, e malgrado gli interventi a tutt’oggi effettuati anche a livello dell’invio di tecnologie e della creazione di strutture dedicate, non esiste una cultura diffusa e neppure una capacità di intervento sistematico con valenza riabilitativa che manca pure, nella più parte dei casi, degli ausili tecnici, anche i più elementari e di base.
Avendo potuto assistere e formare un numero limitato di disabili e di operatori o ancora di famigliari, con i progetti precedenti, la situazione di contesto non è sostanzialmente mutata, pur registrando grande favore nei casi trattati ed oggetto di azioni specifiche.
La tipologia di intervento che il progetto delinea, può evidenziare le sue massime potenzialità in presenza di una crescente coerenza di azioni diverse, messe in campo da soggetti con capacità e competenze diverse, ma in grado di produrre sinergie volte alla massima appropriatezza ed efficacia delle attività.
Per tale ragione, negli anni, il numero dei partner coinvolti nella medesima progettualità ed area interessata è sempre andato crescendo fino all’assetto di esperienze e saperi che si presentano per questo progetto di cooperazione.
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Obiettivo generale:
Miglioramento della qualità della vita delle persone disabili, sostegno ai percorsi formativi del personale saharawi ed attivazione di percorsi di integrazione scolastica tra gli istituti di Dakla.
Obiettivi specifici:
- Sostenere il percorso formativo ed educativo dei bambini e degli insegnanti delle due scuole di Dakla con particolare attenzione ai percorsi scolastici di integrazione di bambini portatori di handicap e garantire un fondo incentivi/sostegno ai formatori, al personale delle scuole ed altro personale saharawi coinvolto nelle attività di progetto
- Realizzare opere di manutenzione straordinaria della scuola Carlo Giuliani ed altre strutture utili alle attività di progetto
- Affiancamento al percorso di assistenza fisioterapica per i soggetti portatori di disabilità
- Assegnazione in uso ed addestramento dei disabili della wilaya di ausili e presidi sanitari per favorire la mobilità e l’autonomia anche nel caso di deficit mentali
- Istruzione di referenti locali per la conduzione di semplici attività riabilitative ed Istruzione e formazione di personale tecnico per attività di riparazione e manutenzione
- Organizzazione di attività di sensibilizzazione e in-formazione in loco sulla tematica della disabilità (fisica e mentale), della prevenzione e dell’integrazione tramite la realizzazione di eventi pubblici e la realizzazione di un “vademecum” cartaceo di supporto a famigliari ed operatori locali
- Realizzazione di trasmissioni radiofoniche, redazionali, cronache, informazioni di servizio, speciali in lingua italiana dedicati al progetto, eventuali emergenze ed avvenimenti di particolare importanza che riguardano la situazione dei Saharawi
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