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ANGOLA
L'Angola è una Repubblica presidenziale dell'Africa Centrale. L'attuale presidente è José Eduardo dos Santos. Confina a nord con la Repubblica del Congo e la Repubblica Democratica del Congo, ad est con la Rep. Dem. del Congo e lo Zambia e a sud con la Namibia. L'Angola è diviso in 18 province e comprende l'exclave di Cabina (ex-Congo Portoghese), situata fra la Rep. del Congo, lo Zambia e la Nabibia. La capitale è Luanda.
L’Angola occupa la 164a posizione dell’Indice sullo Sviluppo Umano, calcolato annualmente dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP/PNUD). Sebbene il Paese potenzialmente potrebbe essere uno dei più ricchi del continente africano, grazie alla presenza sul suo territorio di giacimenti di petrolio e diamanti, la popolazione locale è tra le più povere del mondo. Circa 12 milioni di persone vivono su un territorio in cui vi sono più mine (15 milioni di mine; oltre 70.000 vittime e un amputato ogni 334 abitanti) che persone. L’aspettativa di vita alla nascita è di 45 anni e la mortalità infantile è tra le più alte dell’Africa.
L’Angola è oggi un paese ridotto allo stremo, dove la sopravvivenza e lo sviluppo dei bambini rimangono un nodo drammatico, specchio del livello di estrema povertà in cui versa la popolazione civile:
- 3° Paese al mondo per mortalità infantile sotto i 5 anni
- 250 bambini ogni 1.000 nati vivi, non raggiungono il quinto anno di vita;
- il 70% dei bambini non sono ancora vaccinati;
- il 45% sono malnutriti;
- il 54% (l’80% nelle aree rurali) non hanno accesso all’acqua potabile;
- il 60% non sono mai andati a scuola;
- muoiono ogni anno oltre 181.000 bambini;
- la speranza di vita media non supera i 45 anni;
- l’elevata mortalità materna non ha stime ufficiali;
- la popolazione vive con poco più di un dollaro al giorno
Sempre secondo le statistiche UNDP/PNUD, 260 bambini ogni 1000 nascite non raggiungono i cinque anni età dato che il 20% dei bambini non ha accesso a nessun tipo di alimentazione, a cure mediche e non ha mezzi per difendersi dalla malaria.
L’intera zona di Chikuma (vasta circa 50 kmq e situata a 80 km dalla costa atlantica), nella quale vivono più di 40.000 persone, è rimasta per quasi tre decenni sotto il totale controllo dell’Unita, esercito ribelle opposto alle forze marxiste del Governo. Il conflitto, combattuto senza risparmiare la popolazione civile, è terminato nell’aprile 2002 con la firma di un accordo di pace tra le due fazioni. Al contrario di precedenti accordi, infranti dopo pochi mesi, la pace sembra ora stabile, ma la situazione di povertà della popolazione civile è ancora lontana dall’essere risolta. Al problema dell’esistenza di un numero pressoché incalcolabile di orfani di guerra si aggiunge la mancanza quasi totale di strutture di accoglienza e di educazione per i piccoli e il dramma dell’inagibilità della maggior parte dei campi coltivabili a causa delle mine anti-uomo disseminate ovunque. Ciò rende impossibile a moltissime famiglie di rientrare nelle proprie comunità di origine dalle quali erano state costrette a scappare durante le azioni belliche.
Questo problema e’ ancora ben presente a Chikuma, la cui terra, seppure assai fertile, risente molto dalle conseguenze della guerra.
CHIKUMA
VILLAGGIO CHIKUMA
Missione Cattolica di Chikuma “Madonna Della Purificazione”
Diocesi di Benguela - Località di Kapusso
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Sede della Missione |
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PROGETTO
- lotta contro endemie ed epidemie umane
- igiene e sanità
- salvaguardia e protezione dell'ambiente
- infrastruttura economica, sociale e socioculturale
In particolare nel settore sociosanitario, nell'edilizia e nell'approvvigionamento idrico.
L’idea del Progetto Chikuma è nata dall’analisi oggettiva dei bisogni locali. Il progetto articolato in diverse azioni, vede la riqualificazione di un centro di accoglienza, totalmente distrutto dalle recenti azioni belliche, situato nell’altopiano interno del paese, il quale consta di una scuola primaria, di una biblioteca, di una palestra, servizi igienici , alloggi che ospiteranno gli insegnanti (che pur dipendendo dalla Diocesi saranno retribuiti dal Ministero dell’Educazione Angolano) e i bambini che provengono da zone lontane oltre ad una struttura in grado di accogliere i visitatori. Oltre a ciò si sta procedendo con la ristrutturazione di un centro medico nel quale vengono già effettuate, da personale locale per il quale si organizzeranno corsi di formazione specifici alle casistiche maggiormente osservate, prestazioni quali visite di routine e di prima emergenza, assistenza al parto, assistenza neonatale, profilassi vaccinazioni, esami di laboratorio per diagnosi di malaria, elmintiasi, ecc..
I Beneficiari saranno
- 600 bambini presenti nella Missione Cattolica della Madonna della Purificazione – Missione di Chikuma
- 40.000 persone che vivono nella Missione Cattolica della Madonna della Purificazione – Missione di Chikuma
Nello specifico il progetto si sostanzia in 4 azioni fondamentali:
- AZIONE 1: Riabilitazione del centro di accoglienza
- Ristrutturazione della struttura scolastica;
- Ripristino della struttura adibita ad alloggio per gli insegnanti;
- Ristrutturazione della casa alloggio per i bambini;
- AZIONE 2: Completamento della struttura sanitaria
- Completamento del Centro Medico;
- Percorso formativo rivolto al personale sanitario ed alle levatrici dei villaggi della Missione di Chikuma;
- Allestimento di un laboratorio ortopedico e protesico;
- AZIONE 3: Riqualificazione agraria
- Riqualificazione agraria dei villaggi della Missionedi Chikuma;
- Creazione di un sistema economico sostenibile;
- AZIONE 4: Organizzazione di Campi di Lavoro nell’ambito del Servizio Civile Internazionale;
Al termine dei lavori, la Missione di Chikuma potrà essere così dotata di una struttura in grado di servire un bacino di utenza costituito da circa 40.000 persone, costruita con mattoni prodotti in loco con la terra grazie ad una macchina (Hidraform Blockmaking Machine) che consente di abbattere notevolmente i costi di acquisto e trasporto. Tale struttura avrà lo scopo fondamentale di assistere le fasce più disagiate, garantire il diritto alla salute e all’istruzione dei bambini in particolar modo che vivono nei villaggi della Missione di Chikuma molti dei quali orfani e reduci da una guerra che ne ha minato l’integrità psicologica oltre quella fisica. Molti ragazzi sono stati arruolati nelle file militari come bambini soldato subendo violenze, soprusi e mutilazioni causa le mine ancora presenti a livello del territorio. L’handicap causato da mine, rappresentato dalla mutilazione di arti e devastazione dei corpi a vari livelli, è stato inoltre aggravato dall’isolamento ed emarginazione in cui questi bambini si sono ritrovati. Tale intervento vedrà nel futuro immediato uno studio relativo alla possibilità di poter realizzare in loco un laboratorio protesico con personale adeguatamente preparato finalizzato alla restituzione, attraverso arti artificiali, delle capacità motorie di coloro che sono stati vittima dell’esplosione di mine. E’ in tale ottica che la Consulta intende operare curando l’aspetto sociale assieme a quello fisico in modo tale da consentire ai bambini ed adolescenti di essere artefici di un futuro positivo.
OBBIETTIVI
- - favorire la partecipazione attiva delle comunità locali nella realizzazione del progetto.
- - aumentare il numero delle iscrizioni scolastiche fino della popolazione in età scolare, con particolare attenzione
al problema della scolarizzazione delle bambine; - - migliorare la qualità dell’istruzione;
- - mettere a disposizione degli adolescenti che non frequentano le scuole nuove opportunità di apprendimento.
- - diminuire il tasso elevato di analfabetismo e garantire l’alfabetizzazione primaria;
- - educare l'infanzia alla vita, sia dei bambini coinvolti nella guerra che di quanti non hanno vissuto questa tragica
esperienza; - - inserimento sociale dei ragazzi/e nel mondo del lavoro;
- - garantire la formazione di insegnanti e personale sanitario presente in loco comprese le levatrici;
- - garantire assistenza sanitaria pediatrica e generale;
- - diminuire il tasso di mortalità in età pediatrica;
- - incentivare la coltura locale con tecniche agrarie consone in modo tale da garantire sviluppo e autosotenibilità;
Per contribuire allo sviluppo del progetto
Consulta del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Modena
c/c bancario:
CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO PER LA PROTEZIONE CIVILE PROGETTO CHIKUMA
IBAN IT60J0538712904000001692653
Banca Popolare dell’Emilia Romagna - Agenzia 4 - Modena
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