Raccolta Alimentare per Modena e per lo Zimbabwe
GRAZIE
a tutti i volontari che hanno reso questo possibile!
Fotogallery della raccolta
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sabato 21 febbraio
Hai un po di tempo e vuoi aiutarci, telefonaci al 059 574477
I materiali raccolti saranno destinati ai centri di accoglienza e alle mense per indigenti di Porta Aperta di Modena, al progetto Emporio Portobello di Modena e a Porta Aperta di Carpi per aiutare le famiglie che sono in difficoltà economica a causa della perdita del lavoro e infine al sostegno di progetti di solidarietà internazionale in Zimbabwe.
La raccolta sarà effettuata dall’apertura alla chiusura nei negozi e supermercati COOP - CONAD - PANORAMA di Modena, Castelfranco Emilia, Formigine, Sassuolo, Vignola, Castelnuovo Rangone, Caselvetro, Nonantola, Ravarino, San Cesario sul Panaro, Spilamberto, Maranello, Piumazzo, Soliera, San Felice sul Panaro, Mirandola, Carpi, Fiorano Modenese, Bomporto, Bastiglia.
DONA
Riso - Scatolame vario - Passata di pomodoro - Farina - Olio
Consulta i volantini con l'ELENCO dei negozi che aderiscono
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La raccolta e l’organizzazione logistica verrà coordinata da “Rock No War Onlus”, con l’aiuto di PortAperta di Modena e di Carpi, che si avvarrà del contributo volontario di quanti intendono contribuire alla riuscita del progetto.
Guarda come è andata negli anni precedenti: Raccolte Alimentari
I numeri delle raccolte alimentari di Rock No War degli anni scorsi:
Anno 1999 – raccolti 540 ql. di alimenti a favore del progetto SOS BALCANI
Anno 2000 – raccolti 120 ql. di alimenti a favore di Ethiopia-Eritrea-Sierra Leone
Anno 2002 – raccolti 150 ql. di alimenti a favore dei campi Profughi Saharawi
Anno 2006 – raccolti 162 ql. di alimenti a favore dell’IRAQ
Anno 2007 – raccolti 258 ql. di alimenti favore dello ZIMBABWE
Anno 2008 – raccolti 264 ql. a favore ZIMBABWE e MADAGASCAR
Anno 2009 – raccolti 240 ql. a favore del MADAGASCAR
Anno 2011 – raccolti 430 ql. a favore di Porta Aperta Modena e Zimbabwe
Anno 2012 – raccolti 470 ql. a favore di Porta Aperta Modena e Porta Aperta Carpi e Saharawi
Anno 2013 – raccolti 510 ql. a favore di Porta Aperta Modena, Porta Aperta Carpi, Portobello emporio sociale Modena e Sud Sudan
Anno 2014 – raccolti 460 ql. a favore di Porta Aperta Modena, Portobello emporio sociale e Siria
E' possibile effettuare donazioni:
per lo Zimbabwe sul c/c n. 3004 Banca Interprovinciale - Agenzia di Formigine - IBAN: IT64 C033 9566 780C C002 0003 004 |
I PROGETTI DA SOSTENERE
Rock No war per lo Zimbabwe
Lo Zimbabwe sta attraversando la peggiore crisi umanitaria dai tempi della sua indipendenza, avvenuta nel 1965 (all'epoca il paese era l'ex colonia britannica della Rhodesia, retta da un regime razzista che praticava l'apartheid, come il confinante Sudafrica). Attualmente è qui che si registra il più drastico aumento della mortalità infantile al mondo: quasi il 50% di decessi annui in più rispetto ai livelli dei primi anni Novanta.
Le radici della crisi odierna, che negli ultimi anni ha assunto a più riprese i contorni inquietanti della carestia, sono da ritrovarsi in una vasta serie di cause: l'epidemia di HIV-AIDS (il tasso di diffusione del virus nella popolazione adulta è il quarto più alto al mondo), il declino economico, una sfortunata successione di eventi naturali (siccità e inondazioni), e non ultimo il regime autocratico del presidente Robert Mugabe, le cui improvvide riforme sociali hanno acuito le tensioni interne e allontanato gli investitori stranieri.
Uno Stato che ancora pochi anni fa era un modello di dinamismo economico per l'intera Africa, è oggi afflitto da una contrazione tale da innescare il degrado dei più elementari servizi sociali. Il tassi di abbandono scolastico si sono impennati, il Governo non finanzia più le vaccinazioni, la malnutrizione cronica riguarda ormai un bambino ogni quattro, la malaria è ormai fuori controllo.
A pagare il prezzo più alto sono le fasce sociali maggiormente vulnerabili, primi fra tutti i bambini delle famiglie più povere e soprattutto i tantissimi (un quinto della popolazione infantile nazionale) resi orfani di uno o entrambi i genitori dall'AIDS.
Nel giovanissimo Zimbabwe (il 60% della popolazione è composta da bambini e ragazzi), è indispensabile un'azione immediata per impedire che il futuro di una intera generazione venga irrimediabilmente pregiudicato.
APA PORTAPERTA – MODENA
Porta Aperta è un organismo promosso dalla Caritas Diocesana Modenese che ha iniziato le proprie attività nel 1978, occupandosi di promozione sociale, servizi alla persona e prevenzione del disagio e gravi forme di emarginazione.
Formalmente l’associazione di volontariato si è costituita nel 1993 ed attualmente è una ONLUS iscritta al Registro del Volontariato con sede a Modena in strada Cimitero San Cataldo,117.
I servizi di Porta Aperta per la Chiesa e la Città:
- oltre 1.000 interventi all'anno verso persone inviate dal Centro di Ascolto della Caritas diocesana
- un centro di accoglienza aperto tutti i giorni e attivo h24
- una media di 50 utenti al giorno alla mensa, per quasi 20.000 pasti all'anno
- servizi igienici e doccia calda per la cura della persona
- circa 1.800 visite all'anno all'ambulatorio medico
- servizio di patrocinio legale gratuito di Avvocato di strada
- capacità di accoglienza per 25 persone, adulti, in dormitorio
- servizio di pronto intervento per minori in difficoltà
- distribuzione di generi alimentari per circa 50 famiglie a settimana
- raccolta e distribuzione di alimentari, indumenti e oggetti per la casa
Porta Aperta realizza le proprie attività principalmente grazie al volontariato, oltre 450 persone provenienti dalle parrocchie della Diocesi di Modena e Nonantola, gruppi ed associazioni; e con il contributo di diversi collaboratori, operatori sociali ed educatori.
PORTA APERTA CARPI
E' una ONLUS che gestisce: il Centro di ascolto diocesano, Recuperandia il negozio dell'usato e il doposcuola Senti Questa Voce.
Centro di ascolto diocesano, alcuni numeri del servizio:
- 901 le persone aiutate nel corso dell’anno
- 4.304 i colloqui fatti
- 195 i giorni di apertura, mattina e pomeriggio
- 8.387 le sporte alimentari erogate
- 530 i colloqui fissati per l’aiuto nella ricerca di un lavoro
Recuperandia, negozio dell’usato e Centro di Educazione al Recupero e Riuso.
- 26.967 acquisti di cose usate fatti da persone italiane e straniere in egual misura in un anno
- 23 le sessioni formative, nella maggioranza dei casi fatte direttamente nelle scuole
- 40 il numero dei laboratori effettuati, 39 dei quali nelle scuole
- 12 i “banchetti” formativi e informativi effettuati a Carpi e dintorni
Il doposcuola Senti Questa voce rivolto a bambini e ragazzi italiani e stranieri, in particolare delle scuole medie inferiori.
- 30 i ragazzi coinvolti nei 5 pomeriggi settimanali
- 37 i volontari coinvolti nei servizi dell’associazione
PORTOBELLO – EMPORIO SOCIALE MODENA
L’Emporio Sociale di Modena "Portobello" è un progetto promosso da 20 associazioni modenesi, in collaborazione con l’amministrazione comunale ed imprese del territorio, che consiste nella realizzazione di un luogo di raccolta e di distribuzione di beni alimentari e di prima necessità rivolto alle famiglie e agli individui in condizioni di povertà a causa della disoccupazione o perdita del lavoro. Finalità del progetto è quella di contribuire a soddisfare il bisogno di generi alimentari, integrato con la cura delle relazioni, l’ascolto e l’offerta di altri percorsi o servizi.
Portobello, aperto al pubblico in giugno 2013, è uno spazio che negli arredi ricorda un supermarket, con prodotti alimentari o di igiene personale, al quale hanno accesso per un tempo definito famiglie in difficoltà economica. Ogni nucleo famigliare che può accedere a Portobello può scegliere i prodotti come in un tradizionale supermarket ed è dotato di una tessera a punti con la quale “paga” la spesa: tutti i prodotti esposti, provenienti da donazioni di imprese e privati, hanno infatti un prezzo espresso in punti. Le famiglie mensilmente dispongono di un certo quantitativo di punti commisurato al nucleo familiare e determinato in collaborazione con i servizi sociali.
Attorno al market è stato realizzato un punto di ascolto per l’accoglienza e l’accompagnamento delle nuove famiglie ammesse, nonché alcune attività di socializzazione e di orientamento ai servizi del territorio e alle attività specifiche svolte dalle associazioni.
Per la realizzazione del progetto “Emporio sociale Portobello” l’Associazione Servizi Volontariato
Modena coordina una rete di 20 promotori appartenenti al mondo del volontariato e 23 partner del mondo delle istituzioni, delle imprese e dell’associazionismo.