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Giovedì, 30 Giugno 2011 09:59

Scuola Suor Alberta

UNA SCUOLA PER LA MISSIONE DI SUOR ALBERTA

GRAZIE ANCHE A ROCK NO WAR E' STATA INAUGURATA LA SCUOLA DI SUOR ALBERTA IN PERU'

E' stata inaugurata alcuni giorni fa con una grande festa popolare la scuola in Perù di Suor Alberta realizzata grazie anche al contribuito di Rock no War.
Proprio in questi giorni è ritornato in Italia il fotografo Gianni Bellesia con la documentazione fotografica della consegna alla comunità locale della importante costruzione.

LA STORIA DEL PROGETTO

Tutto era partito un paio d'anni fa quando Suor Alberta, una missionaria paolina della Congregazione delle Pastorelle di Verona, assieme alle sue consorelle aveva scritto al fotografo mantovano una lettera sottoscritta da tutti i capifamiglia del villaggio dell'Arenal di Santa, una località situata al nord del Perù nella provincia di Chimbote. Nella lettera la religiosa, amica e parente del fotografo, chiedeva sostanzialmente se, in qualche modo riusciva a promuovere qualche iniziativa che potesse contribuire alla realizzazione di una struttura scolastica per i bambini della comunità locale.

IL PRIMO VIAGGIO LO SCORSO ANNO

Lo scorso anno il fotografo è partito per la missione di Suor Alberta per documentare la realtà della popolazione locale, e ciò che ha trovato era decisamente ben peggiore di quello che aveva immaginato. Le case, per la maggior parte, sono realizzate con terra impastata a sterco cotta al sole e la scuola stessa era più simile ad un recinto per gli animali che ad una struttura didattica. Durante il suo soggiorno dello scorso anno il fotografo ha documentato fin nei minimi particolari la realtà fortemente disagiata in cui vive la popolazione locale e sopratutto i bambini. In quell'occasione il fotografo si è impegnato con i capifamiglia nel contribuire, per quanto era nelle sue possibilità, nella promozione di iniziative in Italia finalizzate a raccogliere fondi per la realizzazione della importante costruzione. Da parte loro, i locali, avrebbero contribuito con la fornitura della manodopera, la raccolta della sabbia per il cemento e la conservazione dei materiali.

LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE

Al rientro in Italia Gianni Bellesia si è attivato immediatamente attraverso amici e conoscenti nella promozione dell'iniziativa intitolata appunto: "Una scuola in Perù per Suor Alberta".
All'iniziativa ha anche partecipato attivamente l'organizzazione umanitaria onlus di Formigine Modena "Rock No War", con la quale da diversi anni il fotografo collabora, e attraverso il suo presidente Giorgio Amadessi hanno fatto pervenire una cospicua somma che è servita per l'avanzamento dei lavori.. I lavori di costruzione della scuola sono durati un anno tra problemi vari, soldi che sembrava non bastassero, ma alla fine ecco che, quasi per miracolo il progetto "Una scuola per la missione di Suor Alberta" si è finalmente concretizzato e proprio alcuni giorni fa il fotografo Gianni Bellesia è ritornato nel villaggio dell'Arenal di Santa in Perù per documentare questo ennesimo esempio concreto di progetto di solidarietà.

LA FESTA DI INAUGURAZIONE DELLA SCUOLA

A vedere la struttura realizzata grazie alla collaborazione di noi italiani con la popolazione locale, c'era veramente tanta gente, tutti gli abitanti del posto erano presenti, ma anche quelli di alcuni villaggi vicino all'Arenal sono intervenuti.
Una vera e propria festa di inaugurazione con i bambini della scuola che hanno realizzato danze folcloristiche locali, tante piccole bandiere peruviane assieme a quelle italiane, i discorsi dei responsabili del villaggio e tanti tantissimi doni per noi ospiti italiani. Doni che, nella loro semplicità raccontavano della loro vita quotidiana essi erano in prevalenza costituiti da frutta locale, prodotti della terra e tante piccole ciotole in terra cotta fatte dai bambini e cotte al sole. Regali che avevano per noi italiani un grande valore affettivo in quanto rappresentavano il segno tangibile di una amicizia costruita sulle pietre, noi per loro e loro con noi, uniti per un unico progetto: la scuola. Noi avevamo portato tante magliette e cappellini donati dall'Associazione Rock no War che subito i capifamiglia del villaggio hanno indossato con grande piacere, e poi avevamo con noi tante curiose matite offerte dalla ditta Gonzagarredi che abbiamo regalato a tutti i bambini del villaggio. Questo momento di scambio dei doni è stato suggellato con la consegna da parte loro di due bellissimi attestati stampati su carta semplice ma dal grande valore umanitario, in esse era scritto in spagnolo tutto il loro ringraziamento per questo atto di fratellanza, e a seguito erano riportate ancora una volta, tutte le firme dei capifamiglia, gli stessi che tre anni fa avevano sottoscritto la richiesta di aiuto per la loro scuola inoltrata da Suor Alberta.
La struttura è costituita da due grandi saloni dove, a partire dal prossimo mese di aprile potranno iniziare regolarmente le lezioni per tutti i bambini del villaggio, attorno alla scuola, per volontà di una delle persone che hanno contribuito al finanziamento della scuola, sono stati piantati tantissimi alberi, che, nel giro di pochi anni, potranno ombreggiare la scuola in modo adeguato. Lo stabile verrà utilizzato anche come centro sociale per tutta la popolazione, e vederla con il suo colore giallo vicino alla vecchia scuola fatta di sterco e terra, fa un certo effetto. Durante la festa, durata un intero pomeriggio, il fotografo Bellesia, tradotto dalla stessa Suor Alberta, ha fatto l'elenco preciso di tutti quanti in Italia hanno collaborato per la costruzione della struttura, in modo particolare ha raccontato la storia e le finalità di Rock no War suscitando grande interesse. Da parte loro, gli abitanti dell'Arenal di Santa hanno fornito una minuziosa documentazione di tutte le spese sostenute, in modo da fugare ogni eventuale dubbio di uso improprio dei fondi ricevuti. Al termine della grande festa è stato cucinato riso locale con verdure e il kui che è il piatto tipico del giorno di festa. Alla fine ovviamente non poteva mancare la grande foto ricordo per loro e anche per noi. Suor Alberta assieme alle consorelle, hanno dato veramente tanto in energia e tempo per l'attuazione di questo importante progetto, progetto che assieme alle altre decine che altri volontari laici e religiosi italiani hanno attuato e stanno attuando in quella terra così particolarmente bisognosa, mantengono alto il senso di stima verso il popolo italiano che in ogni occasione e in ogni parte del mondo in cui c'è bisogno di aiuto, esso non fa mai mancare la propria presenta concreta e fattiva.

STAMPA

Gazzetta di Mantova 14/03/2005

Cronaca di Mantova 14/03/2005

 IMMAGINI

 

 Fotogallery

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Fonte: www.fotografobellesia.com

 

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